Rubando il titolo a un disco dell’Art Ensemble of Chicago, potremmo definire la sesta edizione del TJF come un viaggio dalla tradizione al futuro della musica jazz, passando attraverso ardite sperimentazioni di confine.  Dal “ritorno” del grande maestro Archie Shepp, icona, con il suo sassofono, del jazz libero degli anni Sessanta, alla talentuosa cantante e flautista Melanie De Biasio al primo concerto in Italia, passando per gli austriaci Radian. Dalla “storia del jazz” incarnata ai massimi livelli da Shepp al viaggio, con le proposte più innovative della musica che si suona “oggi”. Questa è una prima suggestione del Festival, il cui programma è ricchissimo di letture stimolanti e possibili incroci. Nei prossimi giorni accenderemo i riflettori sui tantissimi aspetti del TJF che meritano di essere messi in luce. Il cuore del festival dura ben 8 giorni e i nomi da raccontare sono davvero tanti…