CHET BAKER
L’ULTIMO CHORUS

LE IMMAGINI PERDUTE

Dal 25 al 30 aprile e dal 4 al 14 maggio
Jazz Club Torino, piazzale Valdo Fusi
ore 19.00 – 23.00
INGRESSO LIBERO

Inaugurazione
mercoledì 24 aprile, ore 18.30

“M’interessa soprattutto arrivare a toccare qualcosa dentro a chi m’ascolta.”

(Chet Baker, 23 dicembre 1929 – 13 maggio 1988)


Foto di Luciano Viotto scattata il 21 aprile 1988 presso il Teatro Carignano di Torino durante l’ ultimo concerto di Chet Baker in Italia prima della sua scomparsa

Ideazione e cura della mostra Luciano Viotto

Artista straordinario nella sua unicità, Chet Baker ha espresso una sofferta poetica con un lirismo assoluto: i trent’anni che ci separano dalla sua morte non hanno dissolto l’aura di provvisoria irregolarità che ha accompagnato la sua vita.
La sua musica, le testimonianze, i rari documenti video e la rassegna stampa esposti nella mostra documentano l’essenza artistica di Chet, gli intensi rapporti umani che hanno caratterizzato la sua tormentata esistenza e il suo legame con l’Italia e Torino.
L’ultimo concerto di Chet Baker in Italia è a Torino, al Teatro Carignano, il 21 aprile 1988. Le immagini sono state scattate dal curatore della mostra e ritrovate nel 2012.
La sequenza fotografica ci restituisce idealmente la vita di Chet Baker, dove le intense espressioni conducono all’ultimo ritratto: un volto reclinato che spiega bene perché Chet quella sera di 30 anni fa, rispondendo all’ultima intervista, confessa che il mondo del jazz “è un ambiente di persone molto sensibili, ma di troppa sensibilità si muore”.

TAKE FIVE

EMOZIONI SU UN PENTAGRAMMA

Dal 28 aprile all’ 11 maggio 2018
Biblioteca Civica Centrale, via della Cittadella 5
negli orari di apertura della biblioteca
INGRESSO LIBERO

Inaugurazione
venerdì 27 aprile, ore 18.00
Jazz Performance di Alfredo Ponissi, sassofoni

Photo Exhibition & Jazz Performance Project
Fotografie di Carlo Mogavero, Patrizio Gianquintieri, Massimo Novo, Mamo Delpero

Interpretazione fotografica del viaggio emozionale che i musicisti e gli ascoltatori intraprendono durante il flusso creativo di un brano o un concerto jazz. Come i musicisti di una band, quattro fotografi danno vita a una narrativa, allo stesso tempo personale e collettiva, fatta di oltre 30 immagini che creano un percorso visivo fatto di suoni ed emozioni. Nella serata inaugurale, un musicista decodificherà le fotografie esposte facendole ritornare musica.

“Chi sceglie di fotografare la musica ama la musica. Mentre guarda per cercare l’attimo, ascolta: ed è così, che lo trova”.
(Daniela Floris – A proposito di jazz, JazzDaniels)